Recensione - L'amore ha il tuo sorriso, Katie Ashley
- WeclaBixio
- 10 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Secondo libro della "Cycle Series"
Newton Compton Editori
Narrativa, 336 pag, disponibile in eBook
Trama (dal sito dell'editore): Annabel Percy è la figlia di un potente politico in cerca di trasgressione e inizia a frequentare un motociclista pur sapendo che è la persona sbagliata per lei. Ma si ritrova a vivere un incubo quando viene rapita e trasportata in un inferno che non avrebbe mai immaginato.
Nato e cresciuto nel club di motociclisti Hell's Raiders, Nathaniel "Rev" Malloy dovrebbe dare la vita per i suoi compagni. Ma quando l'inaspettato salvatore della prigioniera di un club rivale, Rev accetta la missione di prendersi cura della guarigione di Annabel e proteggerla dagli incubi che la tormentano.
Quando Annabel guarisce si accorge con sorpresa che si sta innamorando dell'uomo affascinante che l'ha salvata. Di fronte alla loro impossibile attrazione, riuscirà ad accettare il suo stile di vita, o Rev si allontanerà dalla vita che ha sempre conosciuto per la donna che non avrebbe mai dovuto amare?
La mia impressione: Poteva essere un buon libro ed invece....
Ovviamente quando ho cominciato questa lettura sapevo di non imbattermi nel libro del secolo ma tempo fa avevo letto il primo libro della serie e non mi era dispiaciuto.
Secondo la mia più che modesta opinione l'autrice ha voluto un po' strafare volendo aggiungere dell'azione ad una trama altrimenti già trita e ritrita. Il problema è che l'azione che avrebbe dovuto movimentare l'immaginario del lettore sembra essere buttata lì in modo sbrigativo solo all'inizio e alla fine del romanzo, rimangono un sacco di punti interrogativi (c'è da sperare che qualche punto venga risolto nel prossimo libro della serie), ci sono un sacco di elementi che avrebbero reso lo scorrere delle pagine molto più intrigante. Senza fare spoiler sarei stata curiosa di leggere più dettagli sulla prigionia di Annabel, una descrizione ampliata dell'operazione di salvataggio delle prigioniere e un finale un po' meno affrettato. Non mi sarebbe dispiaciuto anche leggere di più dal punto di vista del cattivo della situazione e non solo tre paginette buttate lì a caso a metà romanzo.
Da apprezzare invece il fatto che ritroviamo, seppur marginali, i protagonisti del primo libro e la speranza che ne uscirà un terzo, tanto per capire finalmente come si incastreranno tutti i pezzi. La storia peró non per forza vi obbliga a leggere il romanzo precedente ma è una lettura che puó essere autoconclusiva (in altre serie odio il fatto che la storia rimanga sospesa per dopo attendere mesi o anni per saperne il proseguo).
Se proprio devo dare un voto direi 2 su 5, non un capolavoro ma se avete del tempo da perdere perchè no!?!?!
A presto, Michela
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